La recitazione e la lettura delle favole in napoletano
Antonella Morea, attrice con una lunga esperienza nel teatro di tradizione ‑storica è la sua interpretazione dell’invidia della lavandaia grassa nella Gatta Cenerentoladi Roberto De Simone, con il quale nascerà un sodalizio artistico di lungo corso ‑introduce gli allievi di Nartè Academy alla lettura delle favole in dialetto napoletano.
Il workshop vuole recuperare l’antica capacità di interpretare i testi dialettali della nostra tradizione, partendo dalle favole di Giambattista Basile, a cui si deve l’ideazione di un modello narrativo del genere della fiaba ne Lo cunto de li cuntiovvero lo trattenemiento de peccerille(La fiaba delle fiabe o l’intrattenimento per i più piccoli), opera che affonda le radici nell’oralità.
Ed è proprio per questo, che le favole del Basile sono caratterizzate da un linguaggio fortemente teatrale, che si muove tra le regole della commedia dell’arte, del racconto rituale e del formulario alchemico.
Antonella Morea insegnerà i principi della lettura in napoletano antico, con uno sguardo attento al genere favolistico non perdendo mai di vista il valore della musica.
Farà inoltre riferimento alle tammuriate, che hanno una forte dimensione agreste e che proprio per la visceralità che veicolano solo vicine, secondo un parallelo posto dall’attrice stessa, al linguaggio del rap contemporaneo.
Materiale rilasciato:
- foto e video dell’ incontro
- attestato di frequenza